sabato 31 luglio 2010

Tempi, luoghi, contatti..

Mi è "scappata " una riflessione sulle relazioni, le relazioni tra persone, tra cervelli, tra modi di essere.
Pensavo ad un passaggio che si apre tra due mondi, una porta di comunicazione, che collega due ambienti che possono o meno avere tratti in comune.
Il parallelismo con l'architettura, il gioco di forme, dei colori e del disign , mi ha fatto tornare alla mente un mio amico di "penna", Gianni, che mi descriveva i colori della sua casa, la sua casa dei sogni, dove ogni colore abbinato a particolari ambienti aveva per lui un significato speciale , un ricordo , una sensazione.
Mi diceva come l'arancio e il viola lo rasserenavano, li aveva accostati dopo mille prove, rispetto ai riflessi del sorgere del sole sulla vetrata del soggiorno e come questo ambiente, risultato di tanta ricercatezza, lo concigliasse con se stesso al mattino quando prendeva il caffè.
Non so se Gianni sia o meno un architetto ( a dire il vero lo so bene , ma in quel momento non era la cosa fondamentale), ma il suo gusto personale i suoi accostamenti particolari mi hanno sempre dato ad intendere che si occupasse di design, di arte o di decorazioni di interni di alto livello, ma non per se stesso. L'impressione che ho sempre avuto è che gli fosse impedito di esprimere la sua creatività e per questo aveva necessità di raccontare di far vedere quello che era riuscito a creare con il suo gusto personale...una ricerca di consenso riugardo al proprio essere.
Da qui è nata la mia riflessione.
Di solito ascolto soltanto, sono materna, comprensiva e rimango incantata dai racconti di frammenti di vita personale che mi confidano amici e conoscenti..egoisticamente è come se mi accomodassi sulla poltrona per guardare queste "storie" quasi fossero spezzoni di films di brandelli di vita.
Storie tristi , storie allegre, storie.
Mi è tornato alla mente Gianni perché mi descriveva come è amozionante aprire una porta per entrare in un "ambiente" goderne dei colori estremi e della diversità rispetto al pensare comune, allo standard. Della gioia che questo impatto colorato gli procurava. Gianni e la sua necessità di raccontare queste sue emozioni e condividerle con qualcuno a livello personale , in un dialogo , accettando critiche e cogliendo spunti per migliorare la sua ricerca di perfezione.

Questo mi piace delle relazioni che instauro a qualsiasi livello: è come aprire una porta per entrare in un ambiente nuovo ed inaspettato, entrare,osservare e tenersi dentro quella forte emozione di aver potuto vedere e condividere per quel breve istante un brandello dell'anima altrui.

La cosa inaspettata è che alcune di queste relazioni nonostante la porta possa rimanere chiusa per lunghi periodi, al mio ritorno la trovo sempre così come l'ho lasciata.
E' come se il trascorrere del tempo avesse interessato solamente il corridoio dello spazio dove passano le vite degli altri, ma non la stanza dove il loro pensiero risiede.