lunedì 11 maggio 2009

WIKIDICARTA

Viviamo in un mondo dove la tecnologia è dei NativiDigitali dove le informazioni corrono sul filo del telefono , dentro il telefono, fino ad arrivare nelle nostre tasche dove teniamo il cellulare.
E' un modo nuovo di fare le cose, di creare le cose, di vivere le informazioni e condividerle.
Le informazioni si riscrivono da sole, la voce della conoscenza collettiva è wikipedia , si stringono amicizie e rapporti di lavoro su facebook ..si stringono relazioni , connessioni con chi non avresti mai pensato...o sperato!
E' un mondo dominato dai NativiDigitali che non sono nati in questo millennio, ma ci sono cresciuti.
Sono quelli i cui processi e schemi mentali si sentono così a loro agio nelle tecnologie che le fanno proprie. Tecnologie che diventano espressione possibile di pensieri già presenti, ma non concretizzabili prima per mancanza di “mezzi”... è un po' come l'invenzione del fuoco che ha portato la luce nelle tenebre o della ruota per favorire gli spostamenti, della scrittura per permettere un altro tipo di comunicazione oltre quella verbale...è progresso, è evoluzione.
La rete ha permesso poi attività che prima erano impensabili , inimmaginabili...semplicemente perché non potevano avere la possibilità di avere espressione.
E' la possibilità di esternare la propria creatività il proprio pensiero, anche per chi non ha voce.
Tutti usano una forma di tecnologia.
Le tecnologie sono fuse nel tessuto sociale, dagli orologi alle auto, dalla televisione alla radio, dal congelatore al microonde...e nelle nostre penne , nei fogli di carta....ogni cosa trasuda di tecnologia.
Insegnare in questa era dove si moltiplicano le opportunità tecnologiche è complesso, non complicato. Cambia la prospettiva dell'insegnamento.
E' il modo di pensare che deve essere insegnato. Far capire possibilità ed alternative che i mezzi che abbiamo a disposizione ci permettono. Dare strumenti , metodi e possibilità espressive alternative. Dare motivazione alla condivisione delle idee , permettere la creazione di intelligenza collettiva , sviluppare nuovi spazi e nuove relazioni non fra gli individui , ma tra le persone.
Trasmettere una forma di pensiero , uno schema mentale che non è basato sulla tecnologia , ma su quello che permette la tecnologia. La tecnologia è uno strumento come la penna e come il foglio di carta o la lavagna di ardesia. Il pensiero è energia , creatività è “essenza”.
Che il pensiero sia “essenziale” e “sostanziale” per una persona ,deve essere insegnato.
E questo pensiero ha bisogno di un “supporto”, di un “accompagnatore”.
Insegnamento che non deve essere trasmissione di contenuti, ma condivisione, creazione di sapere da fondere con la struttura delle conoscenze di base. Dove non vi è necessità di citare la fonte di un contenuto perché nel momento stesso in cui viene appreso, diventa parte integrante e non scindibile del sapere personale.
Insegnamento che fornisce il “modello” per apprendere , lo “strumento” per sviluppare e costruire nuove idee.
Focalizzarsi sullo strumento migliore per insegnare è sbagliato concettualmente, si dovrebbe mettere al centro dell'insegnamento l'esigenza di colui che deve apprendere e solo allora scegliere lo “strumento” più idoneo allo scopo.
Saper insegnare non è cosa semplice , non è da tutti. Non serve la tecnologia per insegnare.
Saper insegnare è un talento e come tale o si ha o non lo si ha....non ci sono vie di mezzo.
Saper insegnare è far comprendere un modello per costruire conoscenza passando da uno “strumento” all'altro.
Insegnare a creare un documento con un wiki condiviso on-line ha la stessa valenza formativa di un foglio di carta che ne materializza il funzionamento facendo scrivere, a più mani, più persone allo stesso tavolo che contestualizzano il modello collaborativo connettendo i propri pensieri e le proprie idee “in presenza”.
Saper trasmettere questi modelli e usare liberamente gli strumenti più idonei scegliendoli secondo l'esigenza del momento ed indipendentemente gli uni dagli altri è saper insegnare.
L'unica cosa che rimane da chiedere è: quanta tecnologia c'è in un vikidicarta? ;-)

6 commenti:

  1. - " ...Saper insegnare è un talento e come tale o si ha o non lo si ha....non ci sono vie di mezzo..." -
    Non so se ho il talento per insegnare, nessuno mi ha chiesto di dimostrarlo. So che mi piace e cerco di fare il mio meglio. So che quando ho iniziato, molti anni fa, ero sprovveduto e avevo paura ad entrare in classe,non sapevo come fare. Nessuno mi aveva detto come mi dovevo comportare. Ho imparato un po' alla volta soprattutto dagli errori e continuo ad imparare perchè di continuo si presentano nuove situazioni. Non c'è una classe uguale ad un'altra. Si mettono in atto routine che ogni volta cambiano. Le nuove tecnologie sono un'opportunità che bisogna imparare a utilizzare nell'insegnamento, ma non solo solo uno strumento, sono anche contenuto, perchè sono entrate a far parte del nostro mondo prepotentemente. Quindi si apprendimento con le ICT, ma anche educazione alle ICT.
    Concordo con chi dice che gli umani sono naturalmente portati a conoscere, che l'abilità di apprendere sia una competenza specie-specifica, io aggiungo che di conseguenza anche la competenza a insegnare è tipica della nostra specie. Si pensi che le conoscenze sono state trasmesse da padre-madre in figlio-figlia per centinaia di migliaia di anni mentre la civiltà con la specializzazione dei mestieri ha solo poche migliaia di anni. Senza questa competenza diffusa l'uomo forse non sarebbe soprevvissuto.
    Certo vi sono persone più portate di altri all'insegnamento, ma non dividerei gli insegnati in talentuosi e privi o con scarso talento, piuttosto in docenti appassionati del proprio lavoro e docenti che considerano l'insegnamento come una qualsiasi altra attività. Tra i due estremi naturalmente ci sono tutte le possibili sfumature.
    Un saluto

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  2. Che bello, ho un commento!
    ...è vero sono rigida! Ma quando si è abituati bene, accontentarsi dei surrogati è dura!
    Il mio maestro di pittura (senti da dove mi è nata la riflessione) mi diceva sempre : la tecnica la possono imparare tutti, ma l'artista ha quel qualcosa in più che lo rende tale.
    Certo, lui, me lo diceva per farmi capire che come pittrice non avrei mai avuto successo, ma che potevo continuare a dipingere non aspettandomi di diventare un nuovo nome nel panorama dell'arte pittorica...nonostante la passione e l'impegno.
    Quindi ho esternato quello che è il mio pensiero: le "tecniche di insegnamento" si possono conoscere , ma inutile negare che quando si incontra il "maestro ideale" lo si ricorda per tutta la vita... gli altri, bè, gli altri tali rimangono.
    Non voglio con questo sminuire l'impegno e la buona volontà , nè la buona riuscita di chi combina i due fattori...
    Ma adesso mi viene un altro dubbio:
    tra chi ha passione,quella vera e chi ha talento, quello innato....

    .....ah , se solo sapessi esprimermi meglio!!!

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  3. Sono d'accordo con Te Romina...anche io ai miei allievi dico sempre [formazione professionale in ambito ristorativo] che per fare una buona crema di latte hanno tutta la vita davanti, ma "per sapere stare al mondo" no, quello lo possono imparare soltanto desiderandolo e curiosando!
    Ciò che distingue un buon insegnante da uno mediocre non è la buona volontà [mi spiace per Francesco...]ma la Passione e il Carisma. E il Cuore dei ragazzi lo sa!

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  4. Infatti era di passione che parlavo (...) non dividerei gli insegnati in talentuosi e privi o con scarso talento, piuttosto in docenti appassionati del proprio lavoro e docenti che considerano l'insegnamento come una qualsiasi altra attività (...)

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  5. @Romina. Vorrei anch'io lo sfondo nero. Come si fa?

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  6. hehehe siete stati punti nel vivo, mi fa piacere!!!
    ...anche l'interesse , la passione sono "parte" dell'essere ..dell'essere in quanto tale..
    è che vorrei capire meglio come mai alcuni impiegano un secondo per capire un concetto ed altri , pur con passione impiegano il doppio o anche il triplo del tempo per apprendere la stessa cosa...mha... c'è qualcosa che li distingue..c'è un "quid" che da quella marcia in più ....

    PS
    lo sfondo nero lo cambi scegliendo in alto a destra personalizza e poi caratteri e colori ...

    a meno che non ti voglia lanciare nel codice il colore nero è #000000

    ;-)

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